La legge 68/1999 prevede che tutti gli invalidi civili di età compresa tra i 15 ai 65 anni (60 anni per le donne) con una percentuale superiore al 45% che risultano disoccupati, possano iscriversi alle liste speciali di collocamento che sono attivate presso gli Uffici del lavoro competenti.
- Se non lo si è già fatto, è necessario acquisire lo stato di disoccupazione presentandosi al Centro per l’Impiego competente e rendere la dichiarazione di immediata disponibilità lavorativa
- Fare copia del certificato di invalidità *
- richiedere presso la propria ASL l’accertamento delle capacità lavorative residue ai sensi della legge 68/1999 della Commissione apposita che rilascerà un certificato
- presentarsi con i documenti di cui sopra al Centro per l’Impiego della zona di residenza, o di domicilio.
* In caso di problemi di privacy esiste un provvedimento del Garante del 2007.
Collocamento mirato e lavoro autonomo
E’ possibile l’iscrizione alla lista di collocamento mirato di persone occupate (anche possessori di partita Iva iscritti a un albo professionale).
Le regole sullo stato di disoccupazione sono state aggiornate dal Jobs Act. L’articolo 19 del decreto legislativo n. 150/2015 (“Stato di disoccupazione“) introduce infatti la possibilità di essere considerati disoccupati (e con diritto a Diss-Coll e NASpI) senza alcuna incompatibilità con la Partita IVA ed anche con redditi da lavoro, purché esigui (vedi articoli 9 e 10 dello stesso decreto). Il guadagno derivante dall’attività lavorativa deve essere:
- inferiore ai 5.500 euro lordi annui, se lavoratori autonomi;
- inferiore ai 8.500 euro lordi annui, se lavoratori dipendenti.
Quindi, lo stato di disoccupazione è compatibile con redditi da lavoro autonomo. Inoltre, bisogna tenere presente la Nota del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali n. 2866 del 26 febbraio 2016, secondo cui: un soggetto titolare di partita IVA non movimentata negli ultimi dodici mesi, precedenti la presentazione della DID, può essere considerato soggetto privo di impiego, ai sensi e per gli effetti dell’articolo 19 del decreto legislativo n. 150/2015.
Per maggiori informazioni telefonare al numero verde 800 810 810